Quando si parla di DSA e BES si fa spesso confusione pensando che siano due cose distinte e separate o che l’una esclude l’altra. Di seguito vedremo cosa sono facendo chiarezza sulla questione.
DSA- Disturbi Specifici di Apprendimento
DSA è l’acronimo di Disturbi Specifici di Apprendimento ovvero disturbi che riguardano le abilità scolastiche e coinvolgono uno specifico dominio di abilità pur mantenendo intatto il funzionamento intellettivo generale. I DSA si distinguono in:
Dislessia: disturbo che riguarda l’abilità di lettura
Disortografia: disturbo che riguarda l’abilità di scrittura
Disgrafia: disturbo nella grafia
Discalculia: disturbo nelle abilità di numero e di calcolo
I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) sono tutelati dalla Legge n. 170/2010 che prevede la predisposizione di un PDP, Piano Didattico Personalizzato, ossia uno strumento che definisce il progetto educativo e che indichi gli strumenti compensativi da utilizzare e le misure dispensative da adottare.
La legge 170/2010, infatti, comporta che gli studenti con DSA o altri bisogni educativi speciali possono beneficiare di misure educative e didattiche di supporto, di una didattica individualizzata e personalizzata, progettata tenendo conto delle difficoltà e dei punti di forza del singolo alunno.
BES – Bisogni Educativi Speciali
BES è l’acronimo di Bisogni Educativi Speciali cioè esigenze di apprendimento speciali, permanenti o temporanee, che possono presentarsi per diversi motivi. Ci si riferisce a quegli alunni che, pur non presentando necessariamente un deficit, richiedono un’attenzione speciale in classe tale per cui è auspicabile l’adozione di accorgimenti educativi e didattici specifici, secondo i principi della personalizzazione dell’insegnamento e dell’inclusione scolastica.
Nello specifico, le categorie di alunni che possono beneficiare dei Bisogni Educativi Speciali sono:
- Alunni con disabilità certificata ai sensi della Legge n. 104 del 1992, con conseguente elaborazione del PEI, Piano Educativo Individualizzato, che comporta la presenza del docente di sostegno. Il PEI è progetto educativo calibrato sulle esigenze del singolo alunno con disabilità certificata.
- Alunni con disturbi evolutivi specifici: di questa categoria fanno parte i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), deficit di linguaggio, deficit non verbali, deficit motorio, Funzionamento Intellettivo Limite (FIL), deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
- Alunni in situazione di svantaggio socio-economico, culturale e linguistico: di questa categoria fanno parte quei bambini che a causa di uno svantaggio relativo alla propria sfera personale, richiedono per un certo periodo, una particolare attenzione educativa. Rientrano in questa tipologia anche gli alunni stranieri con difficoltà di inserimento e di lingua.
- Alunni con Plusdotazione: di questa categoria fanno parte gli alunni con spiccata intelligenza, i cosiddetti studenti “gifted”o plusdotati sulla base della nota MIUR del 03/04/2019.
Nei casi di disabilità o di DSA sono richieste relative diagnosi e certificazioni mentre per tutti gli altri casi sono gli stessi insegnanti ad identificare gli alunni che presentano eventuali Bisogni Educativi Speciali. Inoltre, nei casi di disabilità certificata è prevista l’elaborazione di un PEI mentre nei casi di DSA e gli altri casi di BES è prevista l’elaborazione di un PDP. Nei casi di DSA la scuola è obbligata a redigere il PDP mentre negli altri casi il consiglio di classe è autonomo nel decidere se procedere alla redazione o meno del PDP.
Concludendo, i DSA sono una categoria di BES poiché rientrano in essi: la diagnosi di DSA comporta un Bisogno Educativo Speciale, nonché una didattica e un piano educativo personalizzati che si fa carico di questi bisogni (non solo per chi ha diagnosi di DSA), progettando per l’alunno con quello specifico Disturbo una specifica azione didattica.
In sintesi i BES non sono una categoria diagnostica, come lo sono i DSA, ma un concetto pedagogico che si fa carico di un disturbo ai fini di elaborare un progetto didattico individualizzato che garantisca il diritto allo studio e all’apprendimento dell’alunno.
Dott.ssa Angela Ficicchia